Breviario del Logopedista II

"Il linguaggio permea la vita dell'uomo; esso infatti non è solo espressione verbale, ma comprensione, pensiero, messaggio scritto, lettura, comunicazione, condizione imprescindibile nei rapporti umani; il logopedista perciò, nello svolgere la sua professione, non può e non deve limitarsi a sviluppare o migliorare un solo versante del linguaggio; la sua opera in questo modo sarebbe incompleta, fredda e solamente tecnica, priva cioè di quella visone globale che è condizione indispensabile per un buon recupero.

(....) Da quanto detto appare evidente l'importanza che riveste il ruolo del logopedista; e proprio per le conseguenze e le responsabilità che tale importanza determina, è necessario che colui il quale sceglie di dedicarsi a questa professione lo faccia in piena coscienza e consapevolezza delle difficoltà, dei sacrifici e della dedizione che gli verranno richiesti.

Questa specializzazione richiede, oltre a una scelta oculata, intelligenza, sensibilità, intuito, pazienza, equilibrio, creatività; doti che non vanno disgiunte da una profonda preparazione e da un continuo aggiornamento. 

Un buon logopedista non deve arrendersi di fronte alle difficoltà che , inevitabilmente, gli si presentano;alcuni mesi di terapia senza risultato non dovranno indurlo al grave errore di interrompere il trattamento, ma spingerlo a prendere altri provvedimenti: riesaminare la situazione da un diverso punto di vista, chiedere aiuto a colleghi con maggiore esperienza, sollecitare l'intervento di altri specialisti.

(...) Gli anni di studio che portano al diploma, oltre a dare le conoscenze fondamentali e a rendere padroni delle tecniche di base, devono risvegliare in ogni futuro terapista il desiderio di approfondire gli argomenti trattati e di allargare i propri interessi nei diversi campi che direttamente o indirettamente hanno a che fare con il linguaggio: audiologia, foniatria, psicologia, neurologia, antropologia, cibernetica, ecc. Conseguire il diploma è solo il primo passo. Sbaglia infatti lo specialista che ritiene di aver completato la sua preparazione perché sarà rapidamente superato dall'evoluzione dei tempi e delle tecniche.

(...) Fanno parte dei suoi compiti la preparazione e la sensibilizzazione dell'ambiente scolastico in vista dell'inserimento in scuola normale del piccolo paziente, inserimento che andrà costantemente seguito e sostenuto. Il logopedista è senz'altro la persona che meglio conosce capacità e limiti del bambino, che lo ha preparato, anche didatticamente se necessario, per l'ingresso alla scuola; egli è dunque il più idoneo ad appoggiare l'insegnante nelle difficoltà che potrà incontrare durante l'iter scolastico."

( Nuovo Manuale di Logopedia, Adriana De Filippis Cippone, ed . Erickson, 1998) 

Viviana Gaglione

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